Thiago Motta è entrato nella storia della Juve: il tecnico bianconero ha conqustato un nuovo record davvero clamoroso
La Juventus sta attraversando un periodo difficile, e non solo per il deludente 1-1 contro il Lecce, che ha segnato il terzo pareggio consecutivo tra Serie A e Champions League.
Prima era stato lo 0-0 contro il Milan in campionato mentre in Coppa era finita a reti bianche contro l’Aston Villa. Questo trend di pareggi consecutivi ha messo in evidenza le difficoltà della squadra allenata da Thiago Motta, che, sebbene avesse grandi aspettative all’inizio della stagione, sta facendo fatica a decollare.
I numeri non mentono. La Juventus fatica a trovare la vittoria e, nonostante qualche alibi legato agli infortuni, la sensazione è che qualcosa non stia girando nel verso giusto. Dusan Vlahovic e Arkadiusz Milik sono entrambi fuori per infortunio, e ieri Weah è stato costretto a giocare come falso nueve, un ruolo che sicuramente non è nelle sue corde.
L’assenza dei due attaccanti principali limita moltissimo le opzioni offensive della squadra, ma la sensazione è che, pur in queste condizioni, ci si aspetti di più da una formazione che sulla carta ha sicuramente le potenzialità per fare di più.
Eppure, la questione va oltre le assenze. Se analizziamo l’andamento della stagione, non possiamo fare a meno di notare che la Juventus sta trovando un’incredibile difficoltà a vincere. Anche quando gioca bene, la squadra non riesce a concretizzare le occasioni, come nel caso della sfida contro il Lecce, dove la squadra di Motta ha dominato la partita, ma si è accontentata di un pareggio che non fa bene né alla classifica né al morale. Questo inizio di stagione, segnato dai troppi pareggi, sta iniziando a sollevare dubbi anche sui metodi di gioco di Motta, che fatica a trovare una chiara identità per la sua squadra.
Un dato statistico, però, fa riflettere e aggiunge un ulteriore strato di amarezza: la Juventus ha stabilito il suo nuovo record di pareggi in un singolo anno solare in Serie A. Con il pareggio contro il Lecce, sono ben 18 i pareggi accumulati nel 2024, superando i 17 pareggi registrati nel lontano 1956. Un numero che fa riflettere sulla difficoltà della squadra a trovare il guizzo decisivo, anche contro avversari che, sulla carta, non dovrebbero essere una minaccia. Inutile negarlo, questo è un dato che evidenzia quanto la Juventus stia vivendo una stagione di transizione.
A confronto con la Juventus di Massimiliano Allegri, che per quanto criticata per il suo gioco a tratti difensivo, è sempre riuscita a trovare una certa solidità e a vincere in momenti decisivi, questa squadra sembra mancare di quella concretezza che ha caratterizzato le stagioni più vincenti dei bianconeri. Sotto Allegri, la Juventus ha saputo rimanere solida in difesa e portare a casa i punti anche con prestazioni meno spettacolari. Con Motta, la squadra sembra aver perso quella stabilità e il ritmo vincente, pur mostrando buone individualità, come Thuram e Yildiz, che però non bastano a fare la differenza.
Cosa manca, quindi, alla Juventus per invertire la rotta? Probabilmente una maggiore incisività davanti alla porta e una continuità che non si è ancora vista in questo inizio di stagione. L’alibi degli infortuni è comprensibile, ma non può giustificare un così elevato numero di pareggi. La Juventus ha bisogno di tornare a vincere, e al più presto, per non compromettere una stagione che, se non risolta, rischia di lasciare tutti con l’amaro in bocca.
Il campionato è ancora lungo, ma se questa serie di pareggi dovesse proseguire, i tifosi bianconeri potrebbero davvero iniziare a chiedersi quale sia la vera identità della squadra.
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