Timothy Weah come papà George: il clamoroso gesto lascia tutti i tifosi a bocca aperta
La Juventus è in piena emergenza in attacco in vista della sfida contro il Milan della prossima giornata di Serie A. La squadra di Thiago Motta, attualmente sesta in classifica con 24 punti, dovrà fare i conti con numerosi infortuni, tra cui quelli di Dusan Vlahovic e Arkadiusz Milik, entrambi assenti per il match di San Siro. La mancanza di un centravanti di ruolo è un problema serio, ma il tecnico bianconero potrebbe puntare su una soluzione inaspettata, che riporta alla memoria anche un grande nome del calcio: Timothy Weah, figlio del leggendario George Weah, potrebbe essere schierato come falso nueve.
Il contesto per la Juventus non è dei migliori, con il recente infortunio di Vlahovic durante gli impegni con la Serbia che ha complicato i piani di Motta. Il giovane serbo sarà costretto a saltare la partita contro il Milan, così come Milik, ormai fuori da tempo.
Tim come George Weah: il passato al Milan dell’ex bomber
Timothy Weah centravanti fa sicuramente venire in mente il nome di George Weah. L’ex Milan è stato uno dei centravanti più iconici della storia recente del calcio. Arrivato in rossonero nel 1995, l’attaccante liberiano ha trascorso un periodo indimenticabile in Serie A, dove ha brillato per la sua potenza fisica, ma anche per la sua tecnica sopraffina e il suo istinto da goleador.
Weah ha segnato 46 gol e 24 assist in 114 partite con la maglia rossonera, vincendo due scudetti (95/96 e 98/99). Titoli personali, invece, il Pallone d’Oro conquistato nel 1995 e tre African Footballer of the Year (’89, ’94 e ’95) , che lo ha consacrato come uno dei più grandi calciatori africani di tutti i tempi.
È proprio il ruolo di centravanti che, in un certo senso, suo figlio Timothy potrebbe riprendere per emergenza, ma in una versione più dinamica e moderna. Se George Weah ha scritto la storia del Milan come centravanti, il giovane Timothy vorrebbe replicare una storia simile.
Mott ha scelto: Timothy Weah come falso nueve
La scelta di Thiago Motta di schierare Timothy Weah come falso nueve contro il Milan potrebbe sembrare sorprendente, ma le caratteristiche del giovane americano sono perfette per questo ruolo. Con un gran passo, velocità e una buona tecnica, Weah ha le qualità per muoversi tra le linee, creando scompiglio nella difesa avversaria. Dopo un inizio di stagione positivo, con 4 gol segnati in Serie A e una doppietta nell’ultima partitella contro l’Under 17 bianconera, l’ex giocatore del Lille ha dimostrato di trovarsi in ottima forma e pronto a sfruttare l’occasione.
A differenza di un classico centravanti, Timothy ha il talento per dialogare con i compagni di squadra e fare movimento senza palla, creando spazio per gli inserimenti degli altri attaccanti e dei centrocampisti. Nonostante non sia un “9” tradizionale come suo padre, la sua capacità di far salire la squadra e attaccare gli spazi lo rende una scelta intrigante. In fondo, giocando come falso nueve, sarà proprio lui a occupare la zona del campo che George conosceva bene: quella del centravanti, ma con un dinamismo che potrebbe mettere in difficoltà la solida difesa milanista.
Non solo Weah: le altre opzioni per Motta
Ovviamente, non mancano altre alternative, come Kenan Yildiz, che potrebbe tentare di affacciarsi in un ruolo più avanzato, ma la carta Timothy Weah sembra quella più concreta. A lui l’opportunità di raccogliere l’eredità di suo padre in un ruolo che ha visto suo padre interpretare con maestria. Ma mentre George Weah era il classico centravanti potente e fisico, Timothy può portare freschezza e un’interpretazione più moderna del ruolo, adattandosi perfettamente a un contesto come quello della Juventus di Motta, che ama il possesso palla e il gioco dinamico.